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Molto, molto offeso, molto offeso è il mondo, più che noi stessi non sappiamo”, scrive Elio Vittorini nel romanzo Conversazione in Sicilia. Accusa sicuramente più che attuale e da cui Laura Ligresti si è sentita profondamente toccata: “lo comprai molti anni fa da una bancarella e, aprendolo a caso, ne rimasi folgorata”.
Nasce così nel 2008, in Corso Garibaldi, La libreria del mondo offeso che nel 2013 si sposta nella nuova sede in Via Cesare Cesariano 7 con una nuova formula, ormai sperimentata da molti: quella della caffetteria. “Questo perché, a parità d’affitto, potevo coniugare il cibo a supporto della libreria in uno spazio che è quasi il doppio del precedente”. Laura, presentatasi con una sciarpa rossa e un sorriso accogliente, mi racconta d’aver mosso questo passo in quanto negli anni passati aveva già lavorato nel campo per un anno e mezzo – come organizzatrice d’eventi – scoprendo la magia della relazione con il pubblico attraverso i libri. Ed è proprio su questo che ha deciso di puntare, dedicandosi al libro e alla relazione con le persone attraverso di esso. Non a caso ora la sua intenzione – controcorrente- è quella di spostarsi nuovamente per riportare al centro dell’attenzione i libri e ridurre, di conseguenza, la caffetteria. Avverrà nel mese di febbraio del nuovo anno, in Piazza San Simpliciano 7, mi ha rivelato in anteprima, dopo esserci visti.
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