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Cosa ci ha insegnato il più grande e disastroso esperimento sulla biodiversità

giuspor25

Costruita tra il 1987 e il 1991, Biosphere 2 è il più grande terrario mai costruito. La sua struttura in acciaio e vetro di 204mila metri cubi contiene al proprio interno sei diversi ecosistemi: la foresta tropicale, l’oceano – comprensivo di una barriera corallina –, la palude di mangrovie, il deserto, la savana ed ettari di terreno coltivabile, oltre a laboratori e spazi destinati a ospitare la vita umana.

L’idea di riprodurre una Terra in miniatura, sigillata e indipendente rispetto all’esterno, è venuta a John Polk Allen, ex scienziato specializzato in leghe metalliche, e alla sua compagna, la fotografa Marie Harding, durante l’esperienza delle residenze artistiche che ospitavano al Synergia Ranch, un ecovillaggio fondato da loro nel 1969 nei pressi di Santa Fe, nel New Mexico. Ispirata dal laboratorio di ricerca ambientale dell’Università dell’Arizona, la coppia ha coinvolto nel progetto l’architetto Phil Hawes e il magnate del petrolio Edward Bass, finanziatore con 150 milioni di dollari del lancio della joint venture Space Biosphere Ventures e della costruzione di Biosphere 2 a Oracle, in Arizona.


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