top of page

Trans, il diritto alla salute non è uguale per tutti. «Noi, invisibili»

giuspor25


Da due anni i farmaci essenziali per la terapia ormonale sono introvabili o hanno subito rincari. L’Italia resta indietro rispetto alle normative europee e l’iter di accesso alla transizione è ancora lungo e costoso.


«Siamo fantasmi nella sanità e in tante altre sfere della vita sociale. È come se non esistessimo», racconta Roberto, 38 anni, di Pescara, uomo trans “FtM” (Female to Male). Si dice così quando una persona transita dal genere femminile a quello maschile. In Italia le persone trans sarebbero circa 400mila. Una cifra sottostimata non esistendo strumenti di valutazione standard. Per adeguare il proprio corpo al genere in cui si identifica, Roberto deve seguire una terapia ormonale sostitutiva (TOS) a base di testosterone. Da settembre 2018, però, la maggior parte dei farmaci in commercio risultano introvabili a causa di una serie di sospensioni a intermittenza della produzione. «Abbiamo preso d’assalto le farmacie per riuscire ad acquistarne anche solo una scatola», continua Roberto. «Ho chiamato dei miei conoscenti in altre città per vedere se da loro c’erano scorte, senza alcun risultato». Scoraggiati, molti si sono rivolti al nutrito mercato nero del testosterone che, utilizzato anche come dopante, viene venduto in formulazioni non sicure presso palestre, negozi sportivi ed e-commerce.


Non ci sono alternative, i farmaci sono considerati salvavita. «All’interruzione della terapia ormonale consegue la ripresa del ciclo mestruale e la perdita dei caratteri sessuali di mascolinizzazione per gli FtM, mentre per chi transita dal sesso maschile a quello femminile (MtF) ricompaiono le erezioni e la crescita dei peli. Nei soggetti già̀ sottoposti alla rimozione di utero e ovaie comporta gravi casi di osteoporosi», spiega Stefania Bonadonna, specialista endocrinologa dell’Istituto auxologico italiano e coordinatrice del gruppo di lavoro sull’identità di genere dell’Associazione medici endocrinologi. Il calo di testosterone nel sangue induce nel tempo effetti collaterali come vampate, sbalzi di pressione, alterazioni dell’umore e indebolimento del sistema immunitario. Una condizione di acuto disagio fisico ed emotivo. «Sono in terapia da tre anni. Non proseguire la transizione sarebbe come morire, sarei disposto a qualsiasi cosa per continuarla», confida Alex, 23 anni, di Trieste.


Continua a leggere su Medium.

Comments


bottom of page