top of page

Siamo i peggiori in Europa per inquinamento luminoso. È uno spreco assurdo

  • giuspor25
  • May 26, 2020
  • 1 min read

ree

Secondo lo studio Light pollution in Usa and Europe: The good, the bad and the ugly (Inquinamento luminoso in America ed Europa: il buono, il brutto e il cattivo) pubblicato a ottobre sul Journal of Environmental Management, l’Italia è tra i Paesi europei dove la quantità di luce sprecata pro capite è più elevata, insieme a Portogallo e Spagna. La ricerca mette in relazione per la prima volta l’inquinamento luminoso con la densità di popolazione residente e al Pil, creando una mappa che elegge come più virtuosi gli Stati dell’Europa centrale e orientale. Sulle 1359 province europee della classifica, Napoli, Bolzano e Genova sono le uniche a posizionarsi nella prima metà, mentre ben 58 province italiane si trovano agli ultimi posti.

L’inquinamento luminoso è una delle forme più diffuse di alterazione ambientale, con le fonti artificiali che hanno ormai eclissato quelle naturali di Luna e stelle. Molte servono allo sviluppo e alla produzione industriale, a segnalare luoghi e a garantire il normale svolgimento delle attività quotidiane in ogni città, ma troppe sono superflue quando non direttamente dannose. L’International Dark-Sky Association definisce la situazione come “l’alterazione della naturale luce notturna, causata da un eccessivo, mal indirizzato ed inappropriato utilizzo di luce artificiale”. Non è un caso che i primi a denunciarlo siano stati gli astronomi, notando come i propri studi iniziassero a essere limitati dalla sempre minore qualità della visione del cielo notturno e dalla schermatura della luce dei corpi celesti. Da un punto di vista quantitativo l’International Astronomical Union ha stabilito che si tratta di inquinamento luminoso quando la luce artificiale propagata nel cielo notturno supera del 10% la luminosità naturale.


Continua a leggere su The Vision.


Comments


bottom of page